Bando del Vescovo Goffredo Bramante Dulcamara, Nevoso 1257
Porta Scirocco,
Valleterna
sesto giorno della prima decade di
Nevoso 1257
Emesso da:
Goffredo Bramante Dulcamara
Testo del Bando
"Udite! Udite!
Sia reso noto nei sei principati tutti e financo nel territorio dei barbari del remoto Nord che Noi, Sua Grazia Eccellentissima Vescovo Goffredo Bramante Dulcamara, Cavaliere dell'Ordine, Gran Dignitario di corte, delegato di Sua Grazia il Vescovo Goffredo Dulcamara, in nome di Sua Altezza il Magnifico Edorado II dei Castamanti, Principe Di Valleterna,Arcivescovo Dell'Ecclesia e illuminata guida di homini et donne;
In merito alla questione di tal Acrisio, plebeo studioso alla corte di Sua Altezza Aristarco degli Alessandridi, preso in custodia da Ser Riccardo Valiante, Paladino dell'Ecclesia e Cavaliere di Sua Altezza il Magnifico Principe Edoardo II dei Castamanti, con gravi et numerosi capi d'imputazione, a seguito degli eventi occorsi in Rocca d'Avorio presso il Mercato et all'apprire di cosa orribile et malvagia, frutto di scondierate nefandezze di malvagio negromante, disponiamo che
SENTITE
le testimonianze di Ser Riccardo Valiante Paladino dell'Ecclesia e Cavaliere di Sua Altezza il Magnifico Principe Edoardo II dei Castamanti; Ser Tristano Leondoro Artefice e Cavaliere vassallo della famiglia Ludovici; Ser Cristiano Della Rovere, Paladino dell'Ecclesia e Cavaliere vassallo della famiglia Sestesi e i pareri di Ser Gregorio Rosaspina dei Dulcamara e Ser Federico Rosapina dei Dulcamara, Paladini dell'Ecclesia e vassalli Nostri;
ASCOLTATA
la supplica di tal Acrisio, preso in consegna presso il monastero del Devoto Vilfredo al Monte in Vesta dal Cavalier Riccardo Valiante e trattato secondo humani et misericordiosi modi;
CONSIDERATE
primum, le missive sigillate e monografe dell'Eccellentissimo Stratega Demetrio, in nome di sua altezza Aristarco degli Alessandridi, contenenti certe et innegabili argomentazioni a favore di tal Acrisio
Secundo, la pervicace volonta' del nostro ospite nel permanere nel peccato, nel proclamarsi innocente, la stolida presunzione di sopraffare col turpiloqui le piu' comuni norme di cortesia, la totale ignoranza delle piu' elementari norme igieniche e la delittuosa fermezza con cui negava l'evidenza delle testimonianze senza alcuna prova a suo discapito;
ORDINIAMO
che bando d'infamia sia emesso nei confronti della persona di Acrisio, reo di Negligenza, Omissione e sospetto di Eresia;
che copia di tale bando venga affissa su tutte le porte dei templi delle Sedi Vescovili di tutte le citta' dei Sei Principati;
che il Primo Padre Pellegrino di Altabrina ne sia messo a conoscenza e ne porti favella fra le genti del Nord;
che ogni persona di buoni et honesti principi lo riconosca per l'indefesso peccatore quale e'.
In Nomine Siderei, Sidereus Vult, Nostra manu tuo nomine."
Episcopus Goffredo Bramante Dulcamara.